Eccomi!

Ciao! Io sono Tatiana, scienziata ambientale per formazione, artista per vocazione.

Due percorsi differenti che spesso si sono incontrati e contaminati sino a fondersi nella mia attività: Artedì, arte in divenire.

Dopo aver trascorro 12 splendidi anni, occupandomi di educazione e formazione ambientale, nelle scuole e nei parchi della Lombardia, mi è stata offerta un'opportunità imperdibile.

Nel 2011 ho partecipato al bando di selezione dell'incubatore d'impresa "Made in Mage", promosso dal Politecnico di Milano. Il mio progetto è stato selezionato e quello che a lungo è stato un hobby, si è trasformato in un'attività professionale. Nell'arco di pochi mesi ho fondando il brand “Artedì: arte in divenire” ed ho avviato un laboratorio di artigianato artistico.

In questo incubatore d’impresa, per 5 anni, ho condiviso lo spazio ed il mio percorso di crescita con una comunità di artisti, artigiani, designer, stilisti ed architetti, con cui ho vissuto numerose esperienze e grazie ai quali ho acquisito nuove abilità, fondamentali per l’avvio della mia attività.

Ma non è stato tutto semplice…

Innanzitutto, ho dovuto scegliere di dedicarmi esclusivamente all’artigianato, rinunciando alla professione di educatrice e formatrice ambientale, per la quale mi ero formata e che tanto amavo fare perché mi consentiva di stare negli ambienti naturali e a contatto coi bambini ed i ragazzi, fonti inesauribili di creatività.

E poi c’è stato il confronto con la mia famiglia e gli amici; puoi immaginare quanto sia stato difficile far capire la mia scelta a chi mi stava accanto? Qualcuno ha pensato che avessi messo la laurea nel cassetto.

Per molti anni ho spiegato che non avevo messo nulla nel cassetto, anzi, che da quel cassetto avevo tirato fuori un sogno ripostovi anni prima, ma al quale non potevo più rinunciare e che la formazione universitaria e tutta l’esperienza che ne era conseguita, mi avrebbero aiutata ad avviare la mia attività imprenditoriale.

Concluso il progetto "Made in Mage", ho ricercato una dimensione più intima e mi sono trasferita nell'attuale laboratorio: un grande spazio seminterrato in cui da anni raccolgo e conservo oggetti preziosi del passato.

In 12 anni ho sperimentato l’utilizzo di differenti materiali di scarto (cd, dvd, matite colorate, plastiche, pvc, camera d’aria, puzzle, chiavi, pennini, stoffe, bottoni, cerniere, …) che avevano apparentemente concluso il loro ciclo di vita. Per formazione e per passione non riesco ad immaginare possa esserci una parola fine, per cui quel che ho sempre fatto è stato guardare oltre agli oggetti, destinandoli ad altri utilizzi.

Come sono arrivata agli orologi?

Un po' per caso! Un giorno, dal fornitore dove acquistavo il filo metallico, c’era una scatola con dei vecchi quadranti in ottone. Ne ho acquistato un piccolo quantitativo, che per un lungo periodo ho guardato con diffidenza, ma dopo aver scoperto il vero potenziale degli orologi e delle sveglie non ho mai più smesso di ricercarli, smontarli, catalogarli e rielaborarli per realizzare collezioni di gioielli steampunk chic.

Per qualche anno l’attività ha continuato a crescere sino al sopraggiungere dell’emergenza sanitaria causata dal Covid, che per gli artigiani come me, che proponevano i propri prodotti solo in occasione di fiere ed eventi, ha determinato il blocco totale dell’attività per circa 2 anni.

Cosa fare?

Mi sono rimessa a studiare e nell’arco di qualche mese ho creato il mio shop on-line.

Perché è comunque importante incontrare chi acquista?

Perché i miei pezzi vanno raccontati. Al di là dell’estetica, della qualità dei materiali e della praticità dei modelli, ci sono dei contenuti che chi acquista apprezza conoscere. Perché ogni pezzo è unico, come la storia che racconta!

E poi dal confronto con le persone nascono tantissimi nuovi stimoli e spesso anche delle amicizie, perché chiacchierando (e chi mi ha conosciuta di persona sa che mi presto sempre molto volentieri) si scoprono passioni comuni, spesso si ride e più di una volta è scesa anche qualche lacrima.

Un’altra caratteristica della mia professione è l’aspetto itinerante dell’attività, che mi ha consento di raggiungere vari luoghi, tra cui alcuni davvero splendidi. Quando è possibile, con la family, ci spostiamo col camper ed uniamo l’utile al dilettevole: visitiamo luoghi, godiamo della cucina locale e trascorriamo qualche giorno insieme a colleghi, che nel frattempo son diventati amici.

Però carica-monta-smonta-ricarica-scarica, a lungo andare logora e la mia schiena ha cominciato a dare segni di cedimento ed allora ho approfittato del fermo forzato del lockdown per riprogettare anche il mio allestimento. Questa versione smart, in cui tutto è già predisposto sui pannelli, occupa circa 4 m lineari, ma smontata sta comodamente all’interno della mia pandina.

Ho attivato anche un nuovo servizio di Restyle, rivolto ai clienti che mi affidano i propri orologi del cuore per realizzarne dei nuovi gioielli-ricordi indossabili. E' una proposta pensata per gli orologi che hanno un forte legame con esperienze o persone preziose.

Generalmente, i pezzi vengono realizzati mediante libera espressione, ma accolgo sempre volentieri le richieste dei clienti, che mi danno l’opportunità di rivolgere lo sguardo verso nuovi orizzonti creativi.

Le mie mani, che portano i segni indelebili del lavoro che svolgono, sono il mio principale strumento di lavoro.

Amo profondamente la mia professione.